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Devo confessare che adoro la figura umana, la sua rappresentazione, quasi maniacale nei particolari, anche se non proprio iperrealista, come mezzo per esprimere delle emozioni, delle condizioni umane, coscienti o incoscenti che siano. Ma sento pure delle pulsioni interiori verso la libera presentazione di macchie di colore, di astrazioni frutto del momento, dell'istante libero da architetture e da studi. Se vuoi saperne di più vai nel blog |