Ambiente e Tradizione. prima parte | ||
A cura di HAKOMAGAZINE (estratto da HAKOMAGAZINE
n°3): www.hakomagazine.net
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Il continente americano presenta una morfologia
geo-grafica completamente diversa da quella eurasiatica. L'asse orogenetico
del continente, infatti, corre in direzione nord-sud contrariamente a quello
del Vecchio Mondo che segue i paralleli. Questa conformazione costrinse la flora americana - e costringe oggi ogni tipo di coltura - a un adattamento che le permettesse di sopravvivere alle "onde fredde" che spazzano le pianure partendo dai poli verso i tropici e agli uragani che si formano durante i cambi di stagione nelle fasce tropicali. Piante e di conseguenza animali dovettero adattarsi a fasce che variavano con la quota dei rilievi e non con la latitudine. Le conseguenze culturali di questa aspra morfologia furono lo sviluppo più tardo dell'agricoltura a causa del difficile addomesticamento di molte piante edule e lo sviluppo di un rapporto ambiente-tradizioni culturali-tecnologie estremamente specializzato e proprio per questo rigido e fragile. Continueremo perciò a sviscerare gli aspetti di questo rapporto per cercare di capire quanto in uno scontro di culture è soggettivamente determinato e quanto è pertinenza dell'effetto caos. Hohokam Flavia Busatta La civiltà degli hohokam fiorì nella porzione del Deserto del Sonora percorsa dal fiume Gila e dai sui tributari Salt, Verde, Agua Fria, San Pedro e Santa Cruz, cioè negli odierni bacini di Phoenix e Tucson e nella cosiddetta Papagueria. L'arido deserto del Sudovest degli Stati Uniti e del Nord del Messico è una zona di scarse precipitazioni, alte temperature e poche fonti perenni d'acqua; essa comprende diversi ecosistemi classificati dai biologi con vari nomi: deserto di Chihuahua, deserto del Grande Bacino, deserto Mojave e deserto del Sonora: tra tutti quello del Sonora è il più ricco per varietà di specie botaniche e animali. La porzione nord orientale del deserto del Sonora fu quella in cui fiorì la cultura hohokam ed in essa possiamo distinguere due differenti habitat botanici: la regione del Basso Colorado, ricca di arbusti, copre i fondovalle più aridi e caldi e la parte occidentale dello stato dell'Arizona. Qui la vegetazione è costituita soprattutto da cespugli di creosoto e, nelle zone soggette agli straripamenti del fiume Gila, da saltbush. Le zone collinari dell'Arizona presentano una vegetazione differenziata tra i declivi dei bacini idrici superiori, le montagne più elevate e la porzione dello stato più umida e fredda che fu occupata dagli hohokam. Qui alberelli di leguminose come il palo verde, il mesquite, l'ironwood e le acacie si uniscono agli arbusti cactacei come l'ocotillo, il saguaro, la cholla, il fico d'india e altre piante edule per dare un paesaggio differenziato e in qualche modo lussureggiante. Lungo i corsi d'acqua verdeggiano macchie di pioppi, salici, canne e cattail e vaste aree coperte da erbe e amaranto. Nel deserto vivono anche molti animali come i conigli cottontail (dalla coda a fiocco di cotone) e i jackrabbit, scoiattoli di terra, ghofer, vari tipi di roditori, lucertole, serpenti, antilopi pronghorn, cervi-mulo, daini dalla coda bianca, pecore bighorn, javelina (pecari dal collare), coyote, coguari, gatti selvatici, colombe e quaglie. Prima del ventesimo secolo erano presenti il topo muschiato e il castoro che nidificava nei torrenti più ricchi e nelle ciénegas, o distese paludose. Fiumi e torrenti ospitano una grande varietà di uccelli acquatici, pesci e anfibi. Come in tutte le civiltà che si stabilirono in zone aride, il tipo fonti d'acqua disponibili determinò la distribuzione degli insediamenti e la loro mutua relazione. É una caratteristica dei bacini di drenaggio perenni delle province del Basin-Range dell'Arizona meridionale che essi possano "sparire" per qualche tratto del loro corso in caso di scarsità d'acqua, che è in realtà presente e scorre sotterraneamente. In questo fenomeno è ovvio che gioca un ruolo chiave la permeabilità degli strati superficiali del terreno: il corso d'acqua sparisce quando incontra strati permeabili, mentre è costretto a scorrere in superficie quando masse rocciose impermeabili di grandi dimensioni sono subito al di sotto dell'alveo o lo costituiscono. La presenza di queste masse, o reef, che garantisce scorte d'acqua anche in periodi di siccità e la formazione di acquitrini, le ciénega, determinò le scelte degli insediamenti e la gestione delle risorse potabili degli hohokam. Un altro tipo di risorsa idrica è quella presente nelle zone montane dell'Ari-zona centrale. Qui i corsi d'acqua incidono le pareti delle alture e scorrono per lunga distanza su letti di rocce relativamente impermeabili prima di affondare nel suolo poroso della pianura. Un'altra zona ricca e che permette una gestione delle acque sono le confluenze di tributari con il fiume Gila. La cultura hohokam probabilmente giunse dal Messico in Arizona dove si fuse con la primitiva Cultura Cochise tra il 300 a. C. e il 1 d. C.;' essa portava con sé qualità di mais ad alta resa (per i tempi, ovviamente), numerosi tipi di fagioli, zucche, tecniche irrigue, strutture abitative a pozzo, un'arte ceramica già ben sviluppata e matura, un'elaborata manifattura della pietra e degli ornamenti di conchiglia. Come orticoltori sedentari in una regione desertica gli hohokam si trovarono ben presto ad affrontare il fatto che la stagione irrigua dei lavori agricoli coincideva con le secche dei fiumi della zona. Questo rese indispensabile la creazione di una fitta serie di canali che, nel periodo Tardo Formativo (500 - 1100 d.C.), raggiunse una superficie di circa 10.000 ettari per un'estensione di più di 1500 chilometri di strutture irrigue principali. La costruzione di questa rete di canali mostra un'attenta osservazione del territorio e lo sfruttamento di notevoli risorse di manodopera per modificare l'ambiente. Gli strati di roccia impermeabile, infatti, creano un gradiente idraulico naturale nel corso d'acqua il cui livello è maggiore sopra il reef e nelle sue immediate vicinanze a monte e a valle, il che permette una più agevole deviazione dell'acqua dal suo corso attraverso dei canali che la dirigano sui terreni da irrigare. L'articolo continua nel prossimo numero, clicca qui per continuare Per saperne di più www.hakomagazine.net |
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Sandra Busatta |
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